› “IL PIEDE” Il
PIEDE rappresenta uno degli organi del corpo umano più affascinante
e polifunzionale che la creazione poteva realizzare; già l’aspetto
biomeccanico- funzionale con i suoi archi, i sistemi viscoelastici,
le fasi gravitarie e quelle antigravitarie
o propulsive sono un opera assoluta di ingenieria, ma forse ancor
più affascinante è l’aspetto
afferente – sensoriale che con miliardi di informazioni
neuro – recettoriali trasmette
dati per l’equilibrio e la deambulazione dati che vanno ad integrarsi
con infinitesime altre informazioni dagli organi e sistemi recettoriali.
E’ inscindibile questo doppio aspetto nell’approccio diagnostico-terapeutico;
ma una buona valutazione clinica deve tenere ben presente di tutto
il sistema tonico posturale del quale il PIEDE è un fondamentale
componente.
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IL PIEDE ED IL BAMBINO | ||||||||
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Il Bambino si può definire come un “CANTIERE APERTO” che avrà una parziale finitura dei lavori attorno ai 18-22 anni per poi continuare per tutta la vita con continui adattamenti più o meno significativi. Spesso il PIEDE che per tutta l’infanzia e l’adolescenza si è “ADATTATO” risulta poi da adulto alterato nella sua funzionalità in modo strutturale e parliamo quindi di PIEDE “FISSATO”. L’ Ortesi nel bambino deve essere assai rispettoso dell’elemento “ SENSORIALE ” che il PIEDE rappresenta e pertanto è importante la scelta di materiali a densità elastica con spessori limitati: il risultato vincente è la scelta giusta tra plantare biomeccanico e/o propriocettivo; ma non dobbiamo scindere la risoluzione delle disfunzioni podaliche da tutti gli elementi posturali - es : un PIEDE valgo o piatto non può essere risolto con un importante problema occlusale o oculare e viceversa. FARE IN MAIUSCOLO La disfunzione
del PIEDE dipende da una non perfetta ARMONIA TONICO – MUSCOLARE
GLOBALE di cui il PIEDE è solo un effetto; l’esperienza
mi porta a valutare in circa Detto questo
che senso ha operare il bambino con “VITE “ riducente
la pronazione quando tutte le valutazioni CLINICO- STRUTTURALI ( rx
–Baropodometria ) depongono per una riducibilità ( astragano
non verticale etc. etc. ) e che senso ha invece una valutazione diametralmente
opposta tendente a minimizzare il problema e lasciando invariata la
patologia senza neppure un “ compenso “ plantare, dimenticando
( spesso per ignoranza ) tutte le implicazioni di ordine posturale? |
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IL PIEDE E L’ADULTO | ||||||||
Soltanto un’analisi ben eseguita strumentale e clinica può stabilire una corretta diagnosi ed una giusta terapia; la valutazione deve essere di tipo globale nel senso che non ci possiamo dimenticare che il PIEDE è facente parte dell’insieme “ corpo umano “ e non è una entità a se stante. Il cuore dell’ attività biomeccanica risiede nella rotazione del retropiede dalla fase di arrivo a terra, sino alla successiva pronatoria; spesso le patologie podaliche risiedono proprio in queste “ ROTAZIONE ALTERATA “ ; le patologie dell’ avampiede sono quasi sempre soltanto una CONSEGUENZA di una CAUSA che è nel retropiede. Spesso è un ortesi plantare ben eseguita a risolvere le problematiche del PIEDE che ottimizzando la fisiologia dell’intero passo di fatto normalizza anche l’aspetto “ AFFERENTE ” per l’intero sistema posturale. La continua ricerca di materiali, soluzioni tecniche, concetti biomeccanici-propriocettivi sperimentati su migliaia di pazienti ha portato ad una notevole esperienza sulla indicazione della ortesi plantare ottimale al singolo caso abbinando soluzioni variabili,modulabili, sempre cercando di rispettare anche le esigenze della calzatura abituale del paziente. |
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IL PIEDE E L’ATLETA | ||||||||
Sono nostre ESCLUSIVE delle Ortesi plantari studiate e brevettate per scarpette “ CHIODATE “ o per “ MEZZE PUNTE “ usate per la ginnastica o come il plantare P.F a solo scopo propriocettivo, e il plantare a binomio BIOMECCANICO-PROPRIOCETTIVO. Ma il punto di forza nel trattamento ORTESICO del PIEDE dell’atleta sta nella conoscenza delle problematiche posturali nell’ottimizzazione di tutto il gesto atletico, performance e prevenzione di infortuni.
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PATOLOGIE COMPLESSE DEL BAMBINO E ADULTO | ||||||||
L’ortesi
plantare risulta indispensabile in numerose patologie complesse
anche di origine neurologica, esiti di ICTUS, DIABETE sindrome di
MARIE CHACOT- TOOT in riabilitazione post- traumatica, in esiti
di POLIOMELITE, in esiti di P.C.I ( Paralisi Celebrali Infantili
). Anche in questa materia l’esperienza è di numerosi
anni con collaborazioni importanti in centri specialistici Ortopedici,
Neurologici, Riabilitativi; Tra i primi ad adottare soluzioni in
fibra di carbonio e/o kevelar e Ortesi a varie densità assemblate
per unire resistenza – confort – prevenzione di ulcerazioni
o artriti eccessivi.
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STRUMENTAZIONE | ||||||||
Tra i primi in Italia ad
avvalersi del:
• SISTEMA BAROPODOMETRICO pedana computerizzata per lo studio del passo e della statica • PEDANA STABILOMETRICA per lo studio dell’equilibrio • PEDANA POSTURE 2000 a vibrazione per lo del monitoraggio posturale • SUOLETTE TELEMATICHE per lo studio durante la deambulazione dell’appoggio podalico durante attività agonistica |